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Tari, a Buccheri tra le più basse della Sicilia. Ma il sindaco Caiazzo contro la Regione: “il sistema dei rifiuti è nel caos”

E spiega anche il perchè

“La Regione copre solo il 20/30% dei sovra costi legati al conferimento dei rifiuti indifferenziati e questo determina gli aumenti delle tariffe Tari”. Taglia corto e ha scelto di farlo proprio di domenica il sindaco di Buccheri Alessandro Caiazzo per informare i suoi cittadini di come “il sistema della gestione e dello smaltimento dei rifiuti sia nel caos”.

Lo ha fatto con un lungo post pubblicato sui social, in cui ripercorre tutti i passaggi che stanno dietro al “caos”.

“Nell’anno 2023 – scrive – quando i costi di conferimento della frazione indifferenziata avevano raggiunto cifre insostenibili (da circa 110€/ton ad oltre 400€/ton , perché i rifiuti li mandavamo fuori regione con le navi), la Regione Siciliana aveva stanziato e promesso 45 milioni di € da desinare ai Comuni per coprire gli extra costi che, diversamente, sarebbe ricaduti su tutti noi cittadini. Nell’anno 2024 quell’impegno della Regione è stato cancellato e l’impennata dei costi della TARI (10-50%) era inevitabile e necessariamente attuabile entro il 30 aprile (termine ultimo per l’approvazione dei PEF – piani economici finanziari). Qualche giorno prima del 30 aprile, i termini obbligatori di approvazione dei PEF venivano prorogati al 30 giugno. All’alba dell’ulteriore scadenza, in assenza di notizie da parte della regione, una norma prevede una ulteriore proroga dei termini di approvazione dei PEF al 20 Luglio. In data 12 Luglio, a scadenza oramai prossima e con tutti i PEF dei comuni già validati con gli aumenti da parte della SRR, la regione emana un Decreto Dirigenziale, sulla scorta di una legge regionale, di pochi giorni prima, che stanziava 50 MLN di euro, per sostenere i sovracosti sostenuti dai comuni. Il Decreto prevede, in particolare per il Comune di Buccheri, un contributo di 15.925,24€ (una miseria), a fronte di un aumento dei costi, causati dalla inefficienza nella gestione della Regione e dall’aumento del costo del carburante, pari a circa 70.000,00€; Il criterio utilizzato dalla Regione, per calcolare l’ammontare dei contributi ai comuni, non ha però tenuto conto del virtuosismo dei cittadini che hanno più differenziato, ma, incredibilmente, di chi ha differenziato meno, “salvando” così le città i cui cittadini non differenziano o differenziano poco. La Regione non riesce a calmierare l’aumento incontrollato dei costi di conferimento e diventiamo tutti “vittime” delle decisioni delle discariche. L’aumento dei costi del carburante ha contribuito anch’esso all’aumento della tariffa. Morale della favola? Aumentano le bollette per i cittadini!”.

Da sindaco navigato ed esperto, Caiazzo non è stato certo con le mani in mano e con la sua amministrazione comunale ha cercato alcune soluzioni da attuare per contenere l’aumento.

“A fronte dell’aumento della tariffa, che per il Comune di Buccheri ed i suoi cittadini rimarrà comunque tra le più basse di sicilia e oltre (anno 2023 1,09€/1,29€- anno 2024 1,69/1,89€ [TF +TV] al metro quadro – es. abitazione 100 metri quadri circa 169,00€ anno per 1 occ. o circa 189€ anno per 4 occ), sarà riconosciuto ad ogni utente uno sconto in bolletta, a conguaglio, pari esattamente alla suddivisione per tutti gli utenti, proporzionalmente ai metri quadri ed al numero di occupanti, del contributo attualmente erogato dalla regione. In alternativa, nel a caso in cui lo sconto sia particolarmente irrisorio o non applicabile, il contributo potrà essere utilizzato per altre finalità di pubblico interesse (comunque per migliorare la vivibilità dell’ambiente ed i servizi al cittadino). Inoltre, ritenendo il criterio di suddivisione dei contributi regionali profondamente ingiusto e comunque lesivo del grande lavoro fatto dai cittadini per differenziare sempre di più, chiederemo che il Governo Regionale dia le dovute spiegazioni e integri, ai comuni virtuosi,un contributo più congruo e che copra quasi integralmente i sovracosti dovuti all’aumento della tariffa per il conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati. Solo così governo regionale e deputazione regionale potranno dire, realmente e con cognizione, che lavorano per non fare aumentare i costi delle tasse; diversamente sarebbero solo fake news. Ad onor del vero riteniamo comunque giusto ringraziare la deputazione che ha cercato di metterci una pezza ed ha, quantomeno, ottenuto dal Governo il contributo una tantum per i comuni; sicuramente insufficiente, non strutturale e, per i comuni virtuosi, pressoché inutile. Ma, come suol dire, meglio che niente”.

A queste, poi, Caiazzo aggiunge soluzioni attuabile dai cittadini. Vale a dire sforzarsi ad aumentare la raccolta differenziata per “sottrarsi alla speculazione in atto”.

“A Buccheri – conclude – grazie al lavoro nostro (cittadini e amministrazione comunale), si paga la Tari tra le più basse d’Italia e la più bassa della provincia di Siracusa. Ma contro le inefficienze non possiamo fare miracoli. È chiaro che la situazione è oramai ingestibile e che, nonostante molti comuni virtuosi abbiamo portato i livelli di raccolta differenziata oltre il 70 %, la Regione farà ricadere anche su di noi le mancanze di altri comuni (sopratutto i più grandi o i poco virtuosi) come segue: aumento dei costi, impossibilità a scaricare il ridicolo quantitativo di indifferenziato, prodotto dagli stessi comuni virtuosi, poiché i grandi centri che non differenziano saturano oltremodo la discarica, il conferimento dei rifiuti oltralpe ed incremento dei costi. Alla luce di questa assurda situazione, i Comuni (che non abbiamo alcuna competenza normativa sul tema), non possiamo che sperare che vengano assunte decisioni importanti, strutturali e definitive. Quanto sopra per dovere di chiarezza e per non essere sempre capri espiatori delle inefficienze di altri”.


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