Non si placano le polemiche a seguito del Consiglio comunale di Sortino del 24 febbraio scorso tra il consigliere Auteri, anche deputato all’Ars, e il gruppo consiliare di opposizione Sortino Spazio Comune. E delle successive schermaglie tra l’ex assessore Nello Bongiovanni e il consigliere Francesca Silluzio, da cui sono scaturiti una serie di attestati di solidarietà, ultimo dei quali quello del segretario provinciale del Partito democratico Piergiorgio Gerratana.
Consiglio comunale “polemico” a Sortino. Botta e risposta tra Bongiovanni e Silluzio
"L’aula consiliare di Sortino si è trasformata in teatro di deplorevoli sequenze di interventi intimidatori verso l’opposizione - sottolinea Gerratana - Tra i protagonisti di questo basso rispetto delle istituzioni ancora una volta l’onorevole Auteri, del quale abbiamo avuto modo di conoscere in precedenti occasioni l’eloquio “garbato ed elegante” rivolto a un collega dell’Assemblea Regionale Siciliana. Evidentemente un marchio distintivo di Auteri. L’insofferenza manifestata verso il confronto civile da parte di questo signore e dei suoi sodali è un segnale preoccupante. Una dialettica tra maggioranza ed opposizione non dovrebbe mai sconfinare attingendo dal repertorio delle volgarità e della maldicenza gratuita. Maldicenze e intimidazioni che denotano i loro autori come tracotanti ed insicuri. I deliri di onnipotenza non dovrebbero appartenere al campionario di una democrazia compiuta e sana".
Il deputato regionale Carlo Auteri interviene così sulla polemica che sta animando Sortino, dove in qualità di consigliere comunale ha presentato un’interrogazione in aula, rivolta al dirigente e al segretario generale del Comune di Sortino per sollevare dubbi proprio sulla regolarità della gara, chiedendone la sospensione.
“Qualcuno in Consiglio comunale a Sortino ha scelto di trasformare il dibattito in uno scontro politico pretestuoso, distogliendo l’attenzione dalla superficialità con cui l’amministrazione comunale ha gestito una vicenda importante come la gara per il servizio di trasporto pubblico scolastico. Invece di comprendere la gravità dei fatti, alcuni hanno preferito difendere l’amministrazione, pur essendo all’opposizione, anteponendo la polemica alla legalità e alla trasparenza. Invece non ho ricevuto alcuna risposta, né chiarimenti ufficiali - sottolinea - e di fronte a questa mancanza di trasparenza, ho segnalato il caso all’Anac, che ha accolto le mie osservazioni e portato all’annullamento della gara in autotutela”. E aggiunge altri dettagli per riportare la questione nel merito e chiudere tante polemiche bollate come faziose.
Il 15 gennaio ha inoltrato al segretario e all’Anac un'interrogazione con la quale sollevava dei dubbi sulla procedura di aggiudicazione dell’appalto da 140.000 euro relativo al trasporto scolastico. Con la stessa nota, convinto della sua visione, chiedeva la revoca dell’appalto in autotutela. Il 28 gennaio il segretario risponde alla sua interrogazione con una missiva di due pagine nella quale lo stesso afferma che l’ufficio ha rispettato tutte le norme nella procedura di aggiudicazione dell’appalto e per tanto non ci sono motivi per revocare gli atti. Il 6 febbraio, quindi 10 giorni dopo la risposta del segretario, sul sito del Comune appare una determina con la quale l’ufficio revoca in autotutela l’appalto contestato e ritenuto precedentemente a norma dal segretario.
“Il mistero diventa ancora più ambiguo - sottolinea Auteri - e leggendo la determina mi rendo conto che l’ufficio procede alla revoca dell’appalto adducendo le motivazioni alla verifica che le ore e i fondi previsti nella gara erano insufficienti, qui mi fermo e vi faccio una domanda, ma secondo voi è verosimile che l’ufficio, solo ora, dopo mesi che il servizio viene svolto si sia reso conto che le ore erano poche? Dal mio punto di vista queste motivazioni non sono quelle reali e non sta a me chiarire se lo siano ma al segretario. Questi sono i fatti che, a mio parere, hanno evitato che un atto, non dico illegale, ma quanto meno errato producesse spese per i cittadini di Sortino. A quei colleghi consiglieri comunali e a quanti sono intervenuti sulla vicenda senza conoscerne il merito, senza leggersi le carte, senza studiare gli atti prodotti dall’Amministrazione, insomma senza alcun argomento ma cercando solo di buttarla in caciara e creare un “caso” che non esiste, a tutti costoro li invito a studiare gli atti del comune di Sortino così da assolvere al nostro dovere istituzionale, se poi pensate che il bene del paese si faccia schiamazzando continuate pure”.
Il parlamentare e consigliere sottolinea come sarebbe stato doveroso che il segretario generale, in qualità di responsabile dell’anticorruzione del Comune, intervenisse prima dell’intervento dell’Autorità nazionale anticorruzione e non solo dopo. “Era suo compito richiamare all’ordine il dirigente e fare chiarezza sulla questione - stigmatizza il deputato consigliere - invece in Consiglio comunale mi sono trovato ad essere accusato di minacce e intimidazioni solo per aver annunciato che, in assenza di risposte, mi sarei rivolto all’assessorato regionale alle autonomie locali per chiedere verifiche sul suo operato. Per di più, in seguito, è bastato un post sui social per ricevere attestati di solidarietà senza alcun approfondimento sui reali problemi sollevati. Ma la politica non si fa con le dichiarazioni di circostanza, si fa con fatti e responsabilità. E la mia azione in Consiglio comunale e in Regione continuerà ad essere improntata su questi principi. La mia volontà è quella di affrontare il problema con atti e azioni concrete”.
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