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“Orgoglio Sortinese”: celebrato il meglio di Sortino e dei suoi abitanti, salutati i residenti in Australia

"Il senso di appartenenza alla nostra comunità Sortinese - ha detto di Parlato - è un legame che non si spezza nello spazio e nel tempo e che ci rende fratelli sempre"

Il riconoscimento “Orgoglio Sortinese” è un momento ormai imprescindibile all’interno della festa di santa Sofia e ad essa si richiama perché entrambi sono un modo per celebrare il meglio di Sortino e dei suoi abitanti. Quest’anno Sortino lo ha celebrato partendo dai ragazzi che hanno concluso il loro percorso scolastico con cento e cento e lode: Bongiovanni Sofia, Bucello Matteo, Fazzino Giorgia Sebastiana, Finocchiaro Luigi, La Rosa Nadia, Mazzotta Giordana, Pane Vincenzo, Ragusa Danila, Tramontana Alessia, Trombatore Giuseppe, Tuccio Sofia.

“A questi giovani, che rappresentano il nostro futuro, va il nostro sostegno e la nostra stima”, le parole del sindaco Vincenzo Parlato, che ha premiato anche i concittadini che si sono distinti nelle loro attività: Antonino Brunetto, giovane laureato in economia all’Università La Sapienza, sordo dalla nascita, per aver affrontato il pregiudizio concentrandosi sulle sfide affrontate dalle persone sorde nella società; Giuseppe Boscarino, docente di storia e filosofia, socio della Società Italiana di Logica e Filosofia delle scienze, della Società italiana di storia della matematica e della Società italiana degli storici della Fisica e dell’Astronomia, per aver diffuso lo studio di Storia e Filosofia della scienza, in particolare il pensiero di Archimede, pubblicando numerosi libri e articoli in diverse riviste internazionali; Nancy Mezzio, docente di lingue e letteratura straniera in diverse università tedesche dove ricerca attualmente in linguistica anglo-tedesca per il suo intero percorso universitario di eccellenza, che ha tra l’altro visto numerose esperienze di interpretariato e la redazione di una tesi magistrale linguistico letteraria sperimentale, ha ricevuto il “Premio America Giovani”, consegnatole dalla fondazione “Italy – Usa”che annualmente valorizza i migliori giovani talenti d’italia alla Camera dei Deputati di Roma; a Serafina Branciamore, classe 1946, per aver conseguito lo scorso giugno il diploma di perito agrario, conseguendo il titolo di studio superiore come non aveva potuto fare all’età di 15 anni perché aveva iniziato a lavorare per aiutare la famiglia e dimostrando che non è mai troppo tardi per raggiungere propri obiettivi; a Matteo Briganti, che ha iniziato a suonare il violino all’età di 11 anni all’istituto G.M.Columba di Sortino, per aver vinto diversi concorsi nazionali ed internazionali, partecipato a diverse masterclass ed essendosi distinto come violinista, nelle serie “Il Gattopardo” e “I Leoni Di Sicilia”. Dal 2020 è studente al Conservatorio V. Bellini di Catania, dove ha conseguito la laurea triennale, con voto 110 e fa parte dell’orchestra Sinfonica del Conservatorio.

E ancora ad Andrea Emanuele Pitruzzello, per essere diventato percussionista dell’ orchestra della Rai: studente di informatica all’università di Torino, è stato notato dall’orchestra della Rai che gli ha proposto un provino e lo ha scritturato; a Giovanni Santo, per la sua attività teatrale che malgrado la giovane età è già ampia: ha iniziato a coltivare la sua passione per la recitazione grazie alla varie compagnie teatrali del paese. Nel 2021, ha fatto la comparsa del film “Stranizza d’Amuri”, diretto da Giuseppe Fiorello, ha frequentato il percorso accademico di Accademia Artisti a Catania nell’anno 2022/2023. Ha partecipato a Catania, allo spettacolo “I bastardi di Delencey street”, ha collaborato con Carmelo Salemi per la realizzazione di uno spettacolo musicale teatrale, intitolato “Notti di Natale” ed ad agosto 2024, ha partecipato alle Verghiane con lo spettacolo musico-teatrale “Rosso Malpelo”a Vizzini; al Maresciallo Primo Luogotenente Vincenzo Blancato, diplomato al Conservatorio di Palermo, da anni fa parte della banda dell’Esercito Italiano. Si è esibito in famosi teatri d’Italia ed in diversi concerti al Quirinale, in occasione della Festa della Repubblica. Quest’anno, il Maresciallo Blancato, ha suonato l’inno di Mameli al teatro Ariston in occasione del Festival di Sanremo; a Gianfranco Salonia, Mastro Puparo per la propria arte e il proprio stile nella costruzione dei suoi Pupi siciliani, una passione nata per caso e svolta con dedizione tanto da diventare un’ arte che riconnette ogni siciliano alla propria natura.

E poi a Gioacchino Bruno, che ha fondato a Sortino l”Antiquarium del Medioevo Sortinese”, dopo decenni di studio presso la Sortino medievale, e in collaborazione con ta Sovrintendenza di Siracusa. Nato in una famiglia di artisti e circondato da pittori, scultori, registi, musicisti, collezionisti e artisti vari, sviluppa la passione per la storia e l’archeologia, che lo porta all’apertura del “Museo etnografico Nunzio Bruno” di Floridia in collaborazione con il padre; a Giusy Pandolfo, che il 21 aprile 2024, ha ricevuto, da parte del Soroptimist, club di Siracusa, iI prestigioso riconoscimento di “Dama delle Api dei monti Iblei”. Titolare dell’azienda ‘Hybla’, che si occupa di apicoltura operante in regime di agricoltura biologica. Per la sua attività, che da sempre è stata gestita per lo più da uomini, e che punta a diffondere la cultura imprenditoriale tra le donne con l’intento di aumentare la loro presenza nel mondo del lavoro e dell’impresa.
Al Comitato festeggiamenti Santa Sofia, nato nel 1993 e composto dai cittadini di Sortino. Ogni anno, nonostante le difficoltà, mosso dalla grande devozione per la Santa Patrona, si impegna con responsabilità e dedizione per organizzare questo evento tanto atteso da tutti i fedeli. Il lavoro del comitato ha la piena fiducia del Parroco don Enzo Magnano.

All’associazione Portatori di S. Sofia, nata nel 2009 con lo scopo di tutelare, valorizzare e promuovere le tradizioni relative al culto di S. Sofia. Per le tante attività svolte nel corso di questi anni tra cui, è da ricordare, il restauro e la messa in sicurezza del “vailardo” che sostiene la statua della nostra patrona durante le processioni, avvenuto grazie al contributo del Comune di Sortino e alle offerte di privati cittadini. All’Associazione Portatori do “U Nummu Ru Gesu”, nata sotto la guida del parroco don Antonio Campagna il 17/10/1994. I promotori di allora, Giorgio Castello e Giuseppe Rio, spinti dalla grande devozione e dal grande desiderio di vedere più raccoglimento, compostezza e religiosità fondano un primo piccolo gruppo di 30 persone, che nel corso degli anni è cresciuto notevolmente. Oggi “U Nummu Ru Gesu” è uno dei più importanti eventi religiosi a livello regionale tanto da essere stato inserito nel REIS (Registro dell’eredità immateriali siciliane).

Ad Armando Rizzo, per aver, da volontario, impegnato il proprio tempo libero per aiutare a pulire il paese soprattutto dai mozziconi di sigaretta dando dimostrazione di profondo senso civico e rispetto per il nostro paese e incentivando la comunità, e soprattutto i giovani, a una maggiore cura e rispetto per l’ambiente. Alla famiglia Rio, per aver fondato il Museo del Carretto Siciliano, un piccolo gioiello nato dalla volontà e perseveranza in particolare dalla determinazione ed energie del fondatore, Fiorenzo Sin dal principio il messaggio che si è voluto trasmettere è l’amore per la Sicilia e la sua cultura creando un luogo per coloro che vengono a conoscere Sortino. Il progetto, insieme alle altre realtà turistiche e museali, valorizza Sortino e lo fa apprezzare da chi lo visita.

Ieri invece il sindaco di Sortino, con grande commozione, ha salutato un folto gruppo di sortinesi residenti in Australia che sono venuti in occasione della festa di santa Sofia. “Il senso di appartenenza alla nostra comunità Sortinese – ha detto di Parlato – è un legame che non si spezza nello spazio e nel tempo e che ci rende fratelli sempre”.


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