Il Consiglio Comunale si è trasformato in un indecoroso teatrino, lasciando sgomenti i consiglieri del gruppo di opposizione “Liberamente Insieme per Buscemi”. A dichiararlo sono Rossella La Pira, Giada Linzitto e Michele Giansiracusa, che puntano il dito contro la maggioranza per il tentativo di farli decadere a causa di presunte assenze risalenti al 2024, sebbene queste fossero state ampiamente giustificate.
Secondo l’opposizione, il presidente del Consiglio avrebbe assunto toni da giudice, rigettando le giustificazioni dei consiglieri con argomentazioni smentite da recenti sentenze del CGA. “Forse il Presidente non sa che non spetta a lui stabilire cosa sia giustificabile o meno, ma al Consiglio stesso, nei limiti imposti dalla legge, essendo un organo politico e non tecnico” – denunciano i consiglieri.
Un colpo di scena ha scosso l’aula quando il capogruppo di maggioranza, Rosa Amenta, ha incredibilmente votato contro la propria stessa proposta di decadenza, sostenendo che i consiglieri di minoranza avrebbero dovuto dimettersi spontaneamente. “Un dietrofront che sa tanto di marcia indietro piuttosto che di un atto di clemenza” – sottolineano La Pira, Linzitto e Giansiracusa.
Durante la seduta, la consigliera Giada Linzitto ha denunciato discriminazione di genere, poiché la sua assenza era motivata dal raggiungere il marito fuori sede per lavoro.
Il gruppo consiliare “Liberamente Insieme per Buscemi” ribadisce che quanto accaduto è stato un “teatrino politico” per celare un grave errore della maggioranza, che temeva un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR).
Il Consiglio Comunale, tra applausi inopportuni e decisioni ambigue, ha offerto uno spettacolo che secondo l’opposizione nulla ha a che fare con la politica
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