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Il Festival del Rifugiato e il Canicattini Jazz Festival parlano di pace, accoglienza e integrazione

Una fusione di successo dal Ferragosto per 4 giorni

Cala il sipario, con un meritato successo di pubblico, di condivisione e partecipazione, sulla quattro giorni di musica del secondo Festival del Rifugiato, tre dei quali dedicati al 30° Canicattini Jazz Festival, che da giovedì 15 agosto 2024, giorno di Ferragosto, a domenica 18, ha riportato sul palco di piazza XX Settembre a Canicattini Bagni la grande musica internazionale e i temi della pace, dell’accoglienza e dell’inclusione di quanti lasciano la propria terra per cercare un nuovo inizio.

Un progetto culturale e solidale, attraverso il linguaggio universale della Musica, promosso dall’Amministrazione comunale della “Città del Liberty e della Musica”, in sinergia con il SAI, il Sistema Accoglienza Integrazione del ministero dell’Interno e le imprese Passwork e La Pineta, presiedute da Sebastiano Scaglione e Mario Mineo, che gestiscono le strutture comunali dell’accoglienza ai mi-granti, in particolare a minori non accompagnati, che attraversano il Mediterraneo.

Questo il percorso di integrazione e costruzione di quella società multietnica e multiculturale che guar-da al futuro, che da dieci anni ha scelto la città di Canicattini Bagni grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Amenta, presidente regionale di AnciSicilia, come evidenziato anche dall’on. Tiziano Spada, parlamentare regionale vicino ai temi dell’inclusione canicattinese, diventando modello di “buone prassi” a livello nazionale nelle azioni di accoglienza e integrazione, come riconosciuto dal ministero dell’Interno e dal SAI.

Un lavoro quotidiano sinergico pubblico-privato arricchito dalla straordinaria sensibilità solidale dell’intera Comunità canicattinese che in questi anni ha saputo accogliere e integrare nel proprio tessuto sociale quanti arrivano dal sud del mondo e approdano qui, sugli Iblei, per coltivare un nuovo sogno di libertà.

“Un percorso che parla di pace, di accoglienza e solidarietà – ha sottolineato il sindaco Paolo Amenta – che a Canicattini Bagni, luogo straordinario incastonato sugli Iblei con la sua storia millenaria e i suggestivi paesaggi, ha ridato vita al sogno di tanti migranti, in terra di migranti, soprattutto giovani non accompagnati, che qui hanno trovato le giuste opportunità, da una casa, alla formazione e all’inserimento lavorativo, per costruirsi un futuro migliore, rispetto alla povertà, alla violenza, alle guerre, alle persecuzioni e alle disuguaglianze, da cui sono fuggiti. Un progetto collettivo, condiviso e partecipato da tutta la Comunità canicattinese che ha saputo integrare, in questi dieci anni, i tanti stranieri arrivati a Canicattini Bagni”.

Un sogno di libertà e di pace tra i popoli che Canicattini Bagni ancora una volta ha raccontato con suc-cesso attraverso le manifestazioni estive che si concluderanno a settembre, ricche di tradizioni, sagre enogastronomiche dei prodotti tipici locali, teatro, letture, danza, escursioni, sport e, naturalmente, tanta Musica, cuore pulsante e identitario della città che vanta una Banda ed un laboratorio musicale di ben 154 anni, come ricordato dall’assessore alla Cultura, Turismo e Spettacolo, Sebastiano Gazzara, che non ha mancato di riscontrare, altresì, la partecipazione di migliaia di spettatori e visitatori e il “sold out”, tutto esaurito, nelle strutture ricettive cittadine.

Grande successo, dunque, per la quattro giorni di Musica e contaminazioni culturali del Festival del Rifugiato e del Canicattini Jazz Festival, che ha preso il via il 15 agosto, giorno di Ferragosto, con il concerto “Magma Tour 2024” della Babelnova Orchestra, la formazione erede della storica orchestra di piazza Vittorio, composta da 12 musicisti di altissima qualità provenienti da tutto il mondo, “migran-ti approdati in Italia che mettono a disposizione la loro cultura musicale per integrarla e fonderla con i ritmi della nostra terra” come ama descriverla Pino Pecorelli che ne è il leader.

Suoni, armonie e voci che nella serata di Ferragosto, con la presentazione di Giancarlo Cultrera (Principe Giank) si sono intrecciate e fuse in quel crocevia musicale multietnico che è Canicattini Bagni con la sua storia musicale fucina per tanti giovani musicisti.

Sedici brani quelli presentati dalla Babelnova Orchestra, per lo più del nuovo album “Magma”, da “Tal Tal” a “Africa Romana”, “Ama le Tierra”, “Turuturu”, “Obi Bi”, “Negra candela”, “Saf Safi”, “Si Dios fuera negro”, “Tarareando”, “Ya Baba”, per citarne alcuni, che hanno entusiasmato il numeroso pubblico che ha scelto di chiudere la festività del Ferragosto a Canicattini Bagni.

A seguire, dal 16 al 18 agosto, sempre nell’ambito degli appuntamenti del Festival del Rifugiato all’interno del ricco cartellone estivo del 21° Festival del Mediterraneo, il 30° Canicattini Jazz Festi-val con la direzione artistica di una grande musicista jazz internazionale, il sassofonista Rino Cirinnà, canicattinese, che venerdì 16 ha riportato sul palco di piazza XX Settembre, davanti al pubblico delle grandi occasioni, l’Amato Jazz Trio, gruppo canicattinese di lunga e straordinaria esperienza, ovvero i fratelli Elio (pianoforte, trombone, flicorno, composizione), Alberto (contrabbasso, composizione), e Loris, che dopo la tragica scomparsa il 13 dicembre 2003 del fratello Sergio, ne ha preso il posto alla batteria, che hanno portato il nome della loro città e della loro terra in tutto il mondo.

Con loro e con artisti come Cirinnà, formatasi in quello straordinario laboratorio che è la Banda cittadi-na, il Jazz parla siciliano così come alle sue origini in terra d’America.

Di loro scrivono: “La qualità dei loro dischi nel corso del tempo si è posizionata su standard artistici elevati. L’essere mediterranei e siciliani è caratteristica essenziale e per nulla trascurabile che ne contraddistingue i lavori, che hanno un suono e una grammatica originali e riconoscibili già dal primo ascolto, soprattutto quando si tratta di loro composizioni”.

E ancora una volta l’Amato Jazz Trio è entrato nel cuore del pubblico raccontando da protagonisti i 30 anni dei festival Jazz a Canicattini e accompagnando gli spettatori in un suggestivo viaggio all’interno della loro quarantennale attività e discografica che da “Jazz Contest” del 1988 al “Keep Straight On” del 2023 occupa un posto di rilievo nel panorama jazzistico italiano e internazionale.

Sabato 17 agosto, boom di presenze con protagonista della rassegna canicattinese, arricchita dalle Sagre del Comitato dei Quartieri, di un altro progetto internazionale di fusione di culture e ritmi musicali legati al Jazz con “Ruas Brasileiras” che ha visto protagonisti tre bravissimi musicisti che hanno saputo coniugare la musica mediterranea e partenopea ai ritmi brasiliani, Maria Pia De Vito (voce), Huw War-ren (pianoforte), Maurizio Giammarco (sax), accompagnati dai musicisti della Sicilian Jazz Collective.

Arrangiamenti originali di alcuni famosi classici “moderni” della nuova generazione di autori brasiliani, tra questi Hermeto Pascoal, Buarque e Guinga, con la traduzione in dialetto napoletano di alcuni testi da parte di Maria Pia De Vito.

A chiudere la rassegna Jazz canicattinese del Festival del Rifugiato, domenica 18 agosto, un altro grande evento, “Mario Rosini Quartet”, guidato da un pianista, cantante, compositore, eccezionale e virtuoso, dalla “musica colta”, qual è Mario Rosini, artista pugliese di lunga esperienza, attualmente docente al conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera dove detiene la cattedra di canto jazz, e presidente della commissione artistica del “Premio Mia Martini”, recentemente protagonista della quarta edizione di “The Voice Senior” su Rai 1 nel team di Arisa, arrivando tra i quattro finalisti.

Con Rosini, voce e piano, sul palco di piazza XX Settembre, applauditissimi dal pubblico canicattinese, tre straordinari musicisti: Paolo Romano al basso elettrico, Patrick Clahar al sax tenore; Mimmo Campanale alla batteria.

Chiuso questo momento non si ferma la Musica a Canicattini Bagni che il prossimo fine settimana, 23-24-25 agosto, sarà ancora palcoscenico a cielo aperto del suo fiore all’occhiello, il Raduno Bandistico “M° Nino Cirinnà”, giunto quest’anno alla 41esima edizione, con le sfilate pomeridiane e i concerti serali delle migliori Bande musicali provenienti da tutta Italia e dai paesi europei.

Un appuntamento storico per la “Città del Liberty e della Musica”, curato dal Corpo Bandistico Città di Canicattini Bagni diretto dal M° Sebastiano Liistro e presieduto da Salvatore Petruzzelli, e dall’Amministrazione comunale del Sindaco Paolo Amenta.

E il 30 agosto di scena un maestro della musica popolare italiana, Eugenio Bennato, con il suo tour 2024 “Musica del Mondo”, in occasione dell’inaugurazione del 37° Palio di San Michele dove tradizioni e cultura popolare s’incontrano e diventano un tutt’uno.


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