Una proposta semplice, concreta, fuori dalle logiche di partito e dentro le esigenze reali dei territori: è quella lanciata dal sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo, in vista delle prossime elezioni di secondo livello per il Libero Consorzio dei Comuni di Siracusa. Un’elezione che si preannuncia segnata da un clima di silenziosa tensione, con due candidati già sul tavolo — Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla, e Daniele Lentini, sindaco di Francofonte — ma che rischia di trasformarsi in un nuovo terreno di scontro tra partiti e coalizioni.
E invece, secondo Caiazzo, l’unico vero scontro da evitare è quello contro la paralisi. E la via d’uscita può essere una sola: “Uno faccia il presidente, l’altro il vicepresidente”. Un passo di lato, non un passo indietro. Una forma di collaborazione tra sindaci che, al di là delle appartenenze, condividono l’urgenza di rimettere in piedi un ente — quello provinciale — in ginocchio da troppi anni.
“Oggi nessuno governa: si traghetta – dice Caiazzo – Il Libero Consorzio ha bisogno di un presidente che faccia sintesi tra i territori, che abbia il coraggio di mettere ordine nei conti e nella macchina organizzativa. Non serve un uomo solo al comando, serve una squadra”.
E nel definire Giansiracusa e Lentini “entrambi validissimi, preparati e con uno spirito inclusivo”, il sindaco di Buccheri riconosce in loro due risorse complementari: “La loro disponibilità, totalmente gratuita, è già di per sé un segnale importante. Collaborare non sarebbe una sconfitta per nessuno, ma una vittoria per tutti”.
Una proposta che, se accolta, potrebbe togliere dall’imbarazzo tanti sindaci e consiglieri comunali ancora indecisi, e che parla anche ai partiti: “Questa scelta può essere rivendicata da chiunque — afferma Caiazzo — perché non è una questione di bandiere, ma di senso delle istituzioni”.
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