La storica fontana-abbeveratoio Madre di Dio di Buscemi è al centro di un progetto attuato dalla sezione siracusana di Italia Nostra.
Da sempre questa associazione considera strategica l’educazione e la formazione dei giovani sui temi del paesaggio, dell’ambiente e dei beni culturali, nella convinzione che solo quello che si conosce si può tutelare e valorizzare.
Nell’anno scolastico in corso, la sezione di Siracusa partecipa ad un bando del Ministero del Lavoro che ha come finalità la conoscenza dei beni minori, spesso autentici “fari” sul patrimonio culturale, promuovendo una sinergia tra terzo settore e comunità locali per realizzare valide iniziative di valorizzazione.
Per questo progetto il “faro” è stato acceso sulla storica fontana-abbeveratoio “Madre di Dio” di Buscemi, tipico esempio di architettura rurale dell’Ottocento siciliano, testimonianza della civiltà contadina, purtroppo in parte crollata nel 2017. Alla Fontana si associa il tema della risorsa “acqua” e del suo uso responsabile.
L’obiettivo del Progetto Minore è quello di sensibilizzare la cittadinanza verso la cura delle testimonianze storiche che custodiscono la narrazione di un assetto sociale ed economico che rende Buscemi “il paese -museo della civiltà contadina”.
In questo contesto le Architetture dell’Acqua assumono un ruolo significativo, ampliando il numero delle unità museali già allestite.
La scelta di questa fontana è stata determinata dalla volontà di testimoniare la tradizione dell’economia rurale del borgo, come simbolo delle tradizioni che si vogliono tramandare alle giovani generazioni per l’apprendimento delle antiche attività locali. Questo bene, dunque, oltre ad essere un manufatto del XIX secolo, che caratterizza il paesaggio suburbano di Buscemi, rappresenta la memoria storica e antropologica della comunità che la edificò. La fontana, nonostante sia la testimonianza di una cultura passata che si intende rievocare e ricordare, versa purtroppo in uno stato di degrado generale, aggravato dal dissesto idrogeologico che interessa l’intera area. Sono necessarie azioni di tutela, valorizzazione e messa in sicurezza, affinché questo bene possa essere conservato e la storia che racconta tramandata.
Di conseguenza, l’obiettivo è quello di coinvolgere Comune, Scuola, istituzioni e cittadini sull’importanza della conservazione e messa in sicurezza del bene.
La Sezione di Siracusa di Italia Nostra (con la presidente Liliana Gissara, la vice Pina Cannizzo, la prof. Francesca Castagneto, docente di Tecnologia dell’Architettura presso la Facoltà di Siracusa, referente del progetto e il componente del direttivo Salvo Sorbello) aveva già incontrato la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Luisa Giliberto, per illustrare le finalità del progetto, mentre nei giorni scorsi si è svolta una riunione operativa presso lo studio del sindaco Michele Carbè, con l’assessore alla cultura Corinne Di Martino e la dirigente scolastica Maria Catena Lupo, per programmare le future attività.
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