Domani, sabato 17 alla conversazione sul tema “Architettura in pietra a secco degli Iblei”, a cura di Paolo Tiralongo, che si terrà sabato 17 febbraio alle 18 nella Sala conferenze del Museo dei Viaggiatori in Sicilia di Palazzolo Acreide (ingresso da via Maestranza, 5). Dopo i saluti istituzionali di Francesca Gringeri Pantano (direttrice del Museo dei Viaggiatori) e Nadia Spada (Vicesindaco e Assessore alla Cultura); dialogheranno con l’Autore e con il pubblico partecipante Luigi Lombardo (presidente BCsicilia sede di Palazzolo Acreide) e Carmelo Scandurra (condirettore del Museo dei Viaggiatori in Sicilia).
Un attento viaggiatore che percorre gli Iblei scopre un paesaggio di pietra: non solo i ricami dei muretti a secco, ma anche grandiosi “muragghi” a tronco di cono o di piramide con scale avvolgenti la costruzione stessa, “mànniri” con paralupi, rifugi dalle forme fantasiose, neviere e persino ponti ed acquedotti. Le pietre calcaree iblee, la loro storia e le origini nell’archeologia, la pietrosità del territorio, i murassiccari e l’architettura rurale, creano un millenario “ecosistema muro a secco” che plasma il paesaggio e gli uomini che lo popolano, oggi fortemente minacciato e a rischio di definitiva scomparsa.
Paolo Tiralongo nasce nel 1948 a Noto, ambientalista, ha partecipato attivamente alla battaglia per l’istituzione della Riserva Oasi Faunistica di Vendicari. Fotografo amatoriale, è autore di saggi ed articoli sulla cultura popolare e su problemi ambientali, fra i quali: A machina ro ghiacciu, un esempio di protoindustria in Sicilia (1995); La città invisibile, percorsi smarriti della città di Noto (1995, 2018); Lisfera, storie, aneddoti, battute di un personaggio popolare netino (1997); Pietra su pietra. Architettura in pietra a secco degli Iblei (1998, 2006); Incontro di fantasie (2001); Le mani e la pietra, tradizione e tecnica del patrimonio in pietra a secco del comprensorio Eloro (2007); Vendicari, storia e percorsi di una riserva naturale (2014); Il bosco sacro, un romanzo tra fantasia e storia (2023).
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