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Ambulanza in “prestito” da Buscemi a Portopalo, il sindaco Carbè non ci sta: “sacrificato un diritto inalienabile della zona montana”

"Questa disposizione è contraria a ogni logica organizzativa, in quanto il personale di stanza a Buccheri e Buscemi, dovrà lavorare a centinaia di km di distanza"

Foto di repertorio

“Ambulanza in prestito a Portopalo: con profondo rammarico ancora una volta stiamo assistendo alla privazione di un servizio essenziale per una parte dei cittadini della provincia a favore di altri”. Lo scrive in una nota il sindaco di Buscemi Michele Carbè.

“Fermo restando il sacrosanto diritto di tutti di avere un’assistenza sanitaria degna di un paese civile – aggiunge – e senza nulla togliere alle legittime richieste del comune di Portopalo, resta il fatto che i cittadini della zona montana devono sacrificare un proprio inalienabile diritto. Inoltre questa disposizione è contraria a ogni logica organizzativa, in quanto il personale di stanza a Buccheri e Buscemi, dovrà lavorare a centinaia di km di distanza, senza nessun ristoro economico e nessuna conoscenza del territorio, cosa che potrebbe causare un rallentamento del servizio e demotivare ulteriormente gli operatori.Infine, si precisa che buona parte degli operatori in servizio nella zona montana presentano delle limitazioni al lavoro, regolamentate dall’azienda stessa, limitazioni che nello scenario del Comune di Portopalo non potranno essere garantite, mettendo a repentaglio la salute degli stessi operatori e dell’utenza”.


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