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Al Parlamento Europeo una delegazione di giovani migranti e studenti di Canicattini Bagni

Un viaggio per dire basta alle morti in mare e chiedere all’UE una diversa politica sull’immigrazione

C’era anche la città di Canicattini Bagni il 9 e 10 aprile 2025 a Bruxelles al Parlamento Europeo con la sua decennale esperienza di accoglienza e inclusione di immigrati, in particolare minori non accompagnati, insieme al “Comitato 3 Ottobre” di Lampedusa e a centinaia di studenti di istituti superiori italiani ed europei, per dire basta alle morti in mare e chiedere all’UE una diversa politica sull’immigrazione, una norma per facilitare il riconoscimento di migliaia di essere umani morti nei naufragi dei barconi della speranza.

La delegazione canicattinese guidata dall’Assessore Ivan Liistro, in rappresentanza del Sindaco Paolo Amenta, dell’Amministrazione comunale e dell’intera Comunità cittadina, e dai Presidenti delle due imprese sociali che a Canicattini Bagni gestiscono le strutture comunali di accoglienza dei giovani immigrati, “Casa Aylan” e “La Pineta”, Sebastiano Scaglione di Passwork e Mario Mineo dell’Ass. La Pineta, era composta dagli operatori delle due imprese, da una rappresentanza di giovani migranti ospiti della città e da undici studenti della 3B e della 4A del locale Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” con le loro insegnanti professoresse Bologna e Saia, la cui partecipazione rientra nel progetto PCTO “Semi di Lampedusa”, programmato con l’accordo di rete con il “Comitato 3 Ottobre”.

Insieme ad oltre 300 studenti provenienti dall’Italia e da tutta Europa hanno partecipato agli incontri in programma al Parlamento Europeo sul tema dell’inclusione scolastica e sociale per minori stranieri non accompagnati e per chiedere una politica diversa sull’immigrazione oltre al rispetto del diritto dei familiari di conoscere la verità sulle tragedie delle traversate e norme che facilitino il riconoscimento delle vittime.

Il Comune di Canicattini Bagni, il Liceo Scientifico e le imprese sociali dell’accoglienza, hanno così accolto l’invito alla due giorni di incontri del “Comitato 3 Ottobre”, nato per ricordare la strage di migranti del 3 ottobre 2013 nella quale persero la vita 368 persone a largo di Lampedusa.

Da allora il Comitato presieduto dal rifugiato eritreo Tareke Bhrane, già ospite lo scorso 6 dicembre del Comune di Canicattini Bagni in occasione del convegno sui dieci anni di azione e iniziative di accoglienza SAI, il Sistema Accoglienza Integrazione del Ministero dell’Interno, nella “Città del Liberty e della Musica”, lavora con le scuole europee per costruire un’idea diversa dell’immigrazione, creare memoria, sostenere politiche di accoglienza e inclusione e costruire una banca dati del DNA delle vittime di tratta.

A Bruxelles l’Assessore Ivan Liistro e la delegazione canicattinese, partita l’8 e rientrata l’11 aprile, nel portare il saluto del Sindaco Paolo Amenta, dell’Amministrazione, del Consiglio comunale, della Dirigente scolastica Rita Spada e dell’intera Comunità cittadina, hanno raccontato l’esperienza positiva di questi 10 anni di accoglienza e inclusione di uomini, donne e bambini che, fuggendo da miseria, guerre e persecuzioni,  hanno coltivato il sogno e la speranza di migliorare il loro futuro, in termini di libertà individuale e dei propri cari, ma anche come prospettiva di vita.

Una Comunità, quella di Canicattini Bagni, che dieci anni fa, forte della sensibilità di chi ha vissuto, il fenomeno dell’emigrazione di fine ‘800 inizio ‘900, con determinazione e solidale impegno, ha condiviso il progetto del Sindaco Paolo Amenta, di accogliere e impegnarsi ad integrare nel proprio tessuto sociale, quelle donne, quei giovani, quegli uomini e i bambini provenienti, tra mille sofferenze, dal sud del mondo.

Sono così nati, ad opera del Comune, i primi Centri di Accoglienza SPRAR con “OBIOMA” per donne vittime di tratta e per le famiglie, alla quale negli anni a seguire si sono aggiunte le strutture per minori stranieri non accompagnati “Casa Aylan” e “La Pineta”.

Non potevamo girare lo sguardo dalla parte opposta di fronte al dramma che si consumava, e purtroppo continua a consumarsi nel Mediterraneo – ha ricordato il Sindaco Paolo Amenta -. Mare diventato ormai non solo ponte di unione di due continenti e di due culture, ma anche cimitero di migliaia di uomini, donne e bambini. Non potevamo vedere spezzato il sogno e la speranza di chi chiede solo di costruirsi una nuova prospettiva di vita insieme ai propri familiari. In questi dieci anni, grazie alla partecipazione e condivisione del progetto proposto dal Comune da parte di tutta la Comunità cittadina, e alla professionalità delle imprese sociali a cui abbiamo affidato la gestione delle strutture, l’esperienza di accoglienza e inclusione svolta a Canicattini Bagni è stata riconosciuta a livello nazionale, dal Ministero dell’Interno, tra le “buone prassi” diventando modello per tante realtà”.

Dati drammatici quelli emersi durante gli incontri al Parlamento Europeo sulle vittime dell’immigrazione nelle traversate del Mediterraneo, numeri che dicono che dal 2014 sono annegate circa 40 mila persone, il 70% dei quali, purtroppo, restano senza nome.

A Bruxelles i giovani canicattinesi hanno ascoltato con molta attenzione gli interventi e le esperienze che sono state riportate, e in particolare a toccarli è stato l’applaudito intervento dell’europarlamentare on. Cecilia Strada, che hanno voluto conoscere, già Presidente della Ong Emergency e portavoce della nave umanitaria ResQ, che ha raccontato la sua esperienza in tanti salvataggi in mare e la sofferenza e il dolore per chi non ce la fatta.

Un’esperienza toccante per tutti noi quella che abbiamo vissuto in questi giorni al Parlamento Europeo – ha sottolineato l’Assessore Ivan Liistro -, e di questo ringraziamo il “Comitato 3 Ottobre”, in particolare per i nostri giovani studenti che magari hanno ascoltato sui banchi di scuola, o ricorrendo lo stesso pallone sullo stesso campo di calcio, o suonando sullo stesso palco, il racconto dei loro coetanei migranti. Un’esperienza che ci ha lasciato  il segno e che ci ha mostrato l’attenzione e la straordinaria vitalità degli studenti delle scuole di tutta Europa nell’approcciarsi al problema dell’immigrazione. Ringraziamo il Sindaco Paolo Amenta e tutta l’Amministrazione comunale che ci ha permesso di poter vivere questo momento ma, soprattutto, di essere cittadini attivi su questo tema, forti della sensibilità di tutta la nostra Comunità“.


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