Agricoltura sociale, il progetto che facilita l’incontro tra domanda e offerta per fragili

Nelle scorse ore, nell’Aula consiliare del Comune di Cassaro, è stata presentata la piattaforma web www.infowork.me.

Questo strumento, sviluppato nell’ambito del progetto “AgriSI – Rete per l’agricoltura sociale iblea”, mira a facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per categorie fragili, con un focus sull’agricoltura sociale.

Hanno partecipato all’incontro il sindaco del Comune di Cassaro Mirella Garro, il presidente di Passwork impresa sociale Sebino Scaglione, il legale rappresentante dell’Agriturismo Pantalica Ranch Antonio Rudilosso, il coordinatore del SAI Unione dei comuni Valle degli Iblei Andrea Baffo.

Sebino Scaglione ha ricordato che il progetto AgriSI, finanziato dal PSR Sicilia 2014-2020, sottomisura 19.2, affronta temi come il sostegno per la diversificazione delle attività relative all’assistenza sanitaria, l’integrazione sociale, l’agricoltura sostenuta dalla comunità, e l’educazione ambientale e alimentare. Il progetto vanta una partnership tra nove soggetti del terzo settore e del settore agricolo, con l’obiettivo di creare una Rete di Agricoltura Sociale nel territorio ibleo.

Scaglione ha aggiunto che la piattaforma web non solo facilita l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel contesto territoriale del Gal Natiblei, con particolare attenzione ai soggetti vulnerabili, ma risponde anche a esigenze abitative e di empowerment personale dei lavoratori.

Il sindaco Mirella Garro e Andrea Baffo, rivolgendosi ai beneficiari del Progetto di Accoglienza SAI Unione dei comuni Valle degli Iblei presenti in sala, hanno sottolineato l’importanza fondamentale del lavoro nei percorsi di emancipazione e autonomia dei beneficiari dei progetti di accoglienza.

Antonio Rudilosso, rappresentante delle aziende che investono in questo territorio nonostante le numerose difficoltà, ha concluso evidenziando come la piattaforma www.infowork.me sia un utile strumento per scoraggiare il lavoro irregolare e favorire l’emersione del lavoro sommerso, in particolare per i cittadini stranieri.