“Bene che Siracusa abbia un ospedale di secondo livello in una zona facilmente raggiungibile ma basta con i meriti. Presto a Palazzolo un progetto per il turismo molto importante a cui lavoro dal primo mandato”. Ricca di spunti l’intervista di stamattina al sindaco di Palazzolo Acreide Salvatore Gallo.
A partire, ovviamente, dall’argomento del momento: l’acqua. “Ho firmato l’ordinanza e già avviato i controlli. Stanotte in 4 non abbiamo dormito perché abbiamo cercato anche soluzioni, come chiudere un pozzo e lasciare aperto l’altro. Saranno le sonde e le telecamere a dirci cosa è successo esattamente dentro le falde, ma intanto l’acqua c’è. Abbiamo chiesto un modulo per la depurazione alla Protezione Civile e attendiamo risposta. Ma siamo sulla vicenda e mi spiace che qualcuno pensi il contrario”.
Un passaggio anche sull’Unione dei Comuni. A maggio aveva detto: la soluzione per salvarla è predisporre bandi per avere un unico corpo dei Vigili urbani o di Protezione civile comunitaria. Non è cambiato nulla in questi mesi e allora la richiesta, alla politica, è di forzare queste unioni prevedendo per legge l’accorpamento di alcune figure professionali e settoriali.
Sul futuro della gestione del servizio idrico in provincia, invece, Gallo si è detto comunque contento: “Si è preferito non far arrivare fondi ai Comuni per lasciare che sia l’Ati e l’ente gestore a pensarci. Mi aspetto dunque grandi e importanti interventi che miglioreranno la situazione”.
Sul futuro della provincia e sulle elezioni di secondo grado, Gallo è rimasto abbottonato. “L’ipotesi di una candidatura unitaria c’è, ma deve mettere d’accordo tutti. I nomi fatti da voi (Lentini, Giansiracusa e Italia) sono tutti validi e non c’è nessuna preclusione. Ma se il discorso resta così. È chiaro che se si comincia a discutere a livello partitico…”.
Infine sulla sua Palazzolo. “Spiace leggere queste ultime notizie di cronaca ma purtroppo sono dovute a una devianza giovanile e all’utilizzo di sostanze stupefacenti. Io ho incontrato questi giovani, ho cercato di spiegare loro i rischi di una vita così”.
“Sul museo Uccello, invece mi auguro che possa aprire nel più breve tempo possibile. È veramente questione di pochissimo, di alcune schede da cambiare. Mi hanno portato ad esagerare, lo ammetto, ma non bisogna scherzare con le cose serie”.
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