Nel corso dell’intervista rilasciata a SiracusaNews, il deputato regionale Carlo Auteri ha affrontato con tono appassionato e critico la questione della gestione – o meglio, della mancata gestione – del sito Unesco di Pantalica, nel territorio del Comune di Sortino. Lo ha fatto senza mezzi termini: “Non esiste alcuna gestione di Pantalica. Non è un’opinione, è un fatto. E questa è una delle più grandi occasioni perse del nostro territorio”.
Auteri ha sottolineato come da anni si assista a una totale assenza di progettualità, programmazione e competenze nella valorizzazione di un patrimonio naturalistico e archeologico tra i più importanti d’Europa: “È inaccettabile che una necropoli millenaria, riconosciuta a livello internazionale, sia trattata con tale disorganizzazione e ignoranza amministrativa. Siamo l’unico sito al mondo in cui per andare in bici devi mandare una mail tre giorni prima. Ma di cosa stiamo parlando?”.
Pur riconoscendo il valore simbolico delle celebrazioni per i 20 anni dell’iscrizione di Pantalica tra i beni Unesco, Auteri ha ribadito che “non bastano le cerimonie. Serve un piano serio. E se il Comune non lo fa, lo farò io”. Infatti, il deputato ha annunciato di aver già incaricato un gruppo di esperti per redigere un piano di gestione che verrà condiviso con le Commissioni competenti e sottoposto agli assessori regionali al Territorio, ai Beni culturali e al Turismo: “La proposta sarà concreta, rispettosa dell’ambiente e capace di dare servizi reali ai turisti. Sarà aperta al confronto, ma finalmente partirà un’azione vera”.
Auteri ha anche criticato l’assenza di una visione turistica integrata da parte dell’amministrazione comunale di Sortino, puntando il dito contro il sindaco Parlato: “Il sindaco parla della gestione della necropoli, ma forse dovrebbe preoccuparsi anche della mancata valorizzazione del patrimonio museale e culturale di Sortino. È tutto lasciato all’improvvisazione. Non c’è programmazione, non c’è un’idea”.
Secondo Auteri, la gestione di Pantalica dovrebbe essere affidata a due livelli distinti ma coordinati: “La Forestale deve occuparsi della tutela ambientale, ma non può gestire i flussi turistici. Questo compito spetta a chi ha competenze specifiche in beni culturali e turismo. Solo così possiamo pensare a un modello funzionale e sostenibile”.
Infine, un appello alla Regione e alle istituzioni locali: “Pantalica è una meraviglia che merita di essere vissuta, raccontata, rispettata. Ma non possiamo continuare con la superficialità e l’ignoranza di chi non conosce il settore. Servono coraggio, idee e rispetto per chi vuole investire. Se vogliamo davvero far crescere il nostro territorio, dobbiamo iniziare da qui”.
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