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Canicattini, educatori e insegnanti da tutta la provincia all’incontro sulla “continuità didattica ed educativa 0-6 anni”

È stato promosso dal Comune e Passwork con il Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia

L’importanza della continuità didattica ed educativa dei bambini della fascia d’età 0-6 anni nella costruzione dei loro percorsi formativi che ne segnano il futuro.

Se n’è discusso sabato 8 febbraio 2025 nell’aula consiliare del Comune di Canicattini Bagni, nel corso dell’incontro formativo per educatori e insegnanti, organizzato dall’Amministrazione comunale e dall’impresa sociale Passwork ETS con il Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia della Sicilia che promuove luoghi educativi di qualità per tutti i bambini nei primi anni di vita.

L’incontro formativo, unica esperienza in provincia di Siracusa come evidenziato dalla Dirigente dell’Ufficio Pubblica Istruzione del Comune di Canicattini Bagni, Paola Cappè, che ha moderato l’appuntamento, è stato aperto dai saluti del Sindaco Paolo Amenta, presente insieme al Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociali e all’Istruzione, Marilena Miceli, della Dirigente dell’Istituto Comprensivo “G. Verga” della città, Clorinda Coppa, e del Presidente di Passwork ETS, Sebino Scaglione, e dai qualificati interventi di Giusi Messina e Beatrice Saladino, autorevoli educatrici, pedagogiste e formatrici del Gruppo territoriale Nidi e Infanzia della Sicilia.

Un momento formativo importante, che ha richiamato nell’aula consiliare di Canicattini Bagni quasi un centinaio di educatori e insegnanti, per la quasi totalità al femminile, provenienti dai Comuni del siracusano, e che nasce e prende spunto dal lavoro di coprogettazione nella gestione dell’Asilo Nido comunale della città, dell’istituzione pubblica con l’impresa sociale Passwork ETS, che mette a disposizione le proprie operatrici ed educatrici altamente specializzate, per supplire alla riduzione di personale per pensionamenti che il Comune si trova ad affrontare, garantendo così continuità e una migliore qualità del servizio.

Condizioni che hanno indotto l’Amministrazione comunale di Canicattini Bagni ad avviare, anche attraverso l’incontro formativo con il Gruppo territoriale Nidi e Infanzia, il percorso di sistema integrato e di continuità educativa 0-6 anni tra Asilo Nido comunale e la Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo “G. Verga” della città.

«Consapevoli della grande responsabilità che la formazione educativa rappresenti per i nostri bambini, in particolare per il loro futuro – ha detto nel suo intervento il Sindaco Paolo Amenta, Presidente regionale di ANCI Sicilia –. Non basta però una norma, in questo caso il Dlgs 65/2017 che da rappresentante dei Comuni siciliani ho visto nascere partecipando ai lavori della Commissione nazionale sul sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni, ma necessita un cambiamento culturale complessivo in tutti i soggetti chiamati a questa responsabilità, dalla Scuola ai Comuni alle famiglie, che devono dar vita ad un coordinamento che ne guidi il percorso. Allo Stato e alle Regioni la responsabilità di impegnare risorse per riempire con i previsti soggetti specializzati alla formazione, i contenitori che si costruiscono. Perché se possiamo costruire un Asilo Nido per migliorare il sistema educativo dei bambini, le condizioni delle mamme e il sistema occupazione femminile, ma poi non si hanno le risorse, e i Comuni oggi non hanno risorse, per inserirvi il personale che lo faccia funzionare, non avremo colto questi obiettivi. Questa giornata è importante – ha concluso il Sindaco Amenta – anche perché affronta il tema pedagogico e sociale del contrasto all’evasione scolastica, della povertà educativa, del drammatico problema del calo delle nascite nel nostro Paese e dei livelli  del servizio educativo a tempo prolungato degli Asili Nido che a Canicattini Bagni, fortunatamente, ospitando 46 bambini, ovvero il 35%, su una popolazione infantile di poco più di 120 bambini nel percorso triennale, considerando che ogni anno nascono in media 42 bambini, si va ben al di là degli obiettivi del 33% fissati dalla normativa europea per l’Italia, avvicinandoci sempre più agli standard  delle più avanzate regione del nord, ad iniziare dall’innovativa Emilia Romagna con il suo 45%, rispetto ad una media che in Sicilia fa segnare appena il 12% e l’8% nelle grandi città. Se vogliamo che i nostri figli vivano in una società migliore, questi sono i numeri e le condizioni che oggi dobbiamo affrontare».

Un sistema integrato educativo 0-6 anni che nonostante il lungo tempo trascorso dalla sua istituzione, aggravato dalle disuguaglianze emerse con il periodo pandemico Covid,  ancora oggi trova difficoltà applicative, come ha sottolineato la Dirigente dell’Istituto Comprensivo “G. Verga”, Clorinda Coppa, nel lamentare la mancanza di linee guida in merito.

Nel garantire, comunque, tutta la sua disponibilità al percorso di continuità, la Dirigente scolastica ha così auspicato il rafforzamento di un’azione sinergica di tutti gli attori del territorio, dalla Scuola, al Comune, alle associazione al coinvolgimento delle famiglie.

Nel ringraziare gli operatori, le varie coordinatrici dell’Asilo Nido, Angela Cugno e Lidia Mita, la dirigente dell’Ufficio comunale della Pubblica Istruzione per aver creduto nel percorso educativo integrato e, in particolare il Sindaco Paolo Amenta e l’Assessore Marilena Miceli per il loro coraggio nell’aver scelto di investire nei servizi educativi, sottolineando così come l’educazione e la formazione siano un bene comune, il Presidente di Passwork, Sebino Scaglione, ha altresì posto l’accento sulla scelta, altrettanto innovativa, dell’Amministrazione comunale di puntare sulla qualità del servizio attraverso la coprogettazione pubblico-privata con un ente del Terzo Settore.

Grande l’attenzione da parte delle educatrici e insegnanti presenti a Canicattini Bagni agli interventi delle rappresentanti del Gruppo siciliano Nidi e Infanzia, Giusi Messina e Beatrice Saladino, che nel ribadire come sia ancora lontana e distante l’applicazione e la diffusione territoriale del sistema integrato 0-6 anni, il servizio 0-3 anni di Asilo Nido sia ancora considerato un “servizio a domanda individuale” disconoscendo così l’importanza dell’educazione nei primi anni di vita per il benessere attuale dei bambini e lo sviluppo delle loro potenzialità.

Un progetto di continuità non deve arrivare dall’alto, hanno spiegato le formatrici del Gruppo Nidi e Infanzia, ma deve essere costruito dal basso con l’apporto di tutti gli adulti e presuppone coerenza educativa.

Asilo Nido e Scuola dell’Infanzia condividono l’idea di bambino, pratiche in essere ed esperienze professionali pregresse, il valore del gioco, dell’apprendimento, delle relazioni sociali e delle esperienze.

Senza dimenticare che la qualità dell’offerta educativa zerosei poggia anche sul coinvolgimento delle famiglie e la creazione di forti alleanze educative tra i genitori fruitori del servizio e tutti gli operatori.

Sarà essenziale per questo, hanno tenuto a sottolineare Giusi Messina e Beatrice Saladino, l’attivazione di reti territoriali che mettano in relazione tutti i servizi che a vario titolo si occupano di bambini da zero a sei anni (sociali, sanitari, culturali, sportivi, ecc.) per arricchire la riflessione e integrare gli interventi.

Il Dlgs. 65/2017 ha delineato l’intera sistema di governance del sistema integrato 0-6 anni, hanno concluso Messina e Saladino, assegnando ad ogni livello istituzionale competenze e responsabilità specifiche.

Occorre quindi che ognuno rispetti quanto a cui è tenuto, cercando di massimizzare gli interventri attraverso il dialogo proficuo e continuo, con la creazione di tavoli interistituzionali a tutti i livelli e l’attivazione in ogni territorio dei coordinamenti pedagogici territoriali che costituiscono lo strumento indispensabile per garantire la qualità dell’offerta educativa.

Un’opportunità unica per esplorare strategie e pratiche innovative volte a favorire una transizione fluida e coerente tra Nidi e Scuole dell’Infanzia, garantendo ad ogni bambino e bambina un percorso di crescita armonioso.


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