Si inaugura mercoledì 7 agosto, alle 19, Cibology di Gianluca Biscalchin, nona mostra che accoglie Spazio San Sebastiano, il centro culturale sito in piazza del Popolo 19, ai piedi dell’imponente scalinata della basilica Patrimonio Unesco di Palazzolo Acreide, nato dalla sinergia tra la Parrocchia di San Sebastiano e la cooperativa Mediblei, con il contributo di Fondosvillupo, il fondo mutualistico della cooperazione italiana.
La mostra è una giocosa mise en place che tiene conto di tutto quanto è necessario per preparare una tavola imbandita: ingredienti, alimenti e cuochi animano ironiche composizioni figurative, rassicuranti al colpo d’occhio ma sempre con un dettaglio spiazzante. “Fedele alla saggezza popolare”, racconta il curatore Fabrizio Foti (architetto, docente SDS di Architettura e Patrimonio Cultura di Siracusa – UNICT), “Gianluca Biscalchin non gioca con il cibo ma trasforma la sua rappresentazione in un gioco al raffronto con stili e soggetti della storia dell’arte universale, perché il cibo è un potente aggregatore di mondi e di epoche, capace amche di far sedere alla stessa tavola la ritrattistica del Rinascimento e il mondo animale di Albert Dürer con i colori pop di Andy Warhol”.
Gianluca Biscalchin non sa se è più narratore o disegnatore, giornalista o illustratore. Per non sbagliare ha deciso di non scegliere, mettendo a punto un sistema comunicativo che unisce parole e immagini, immergendosi in una storia per poi raccontarla nel modo più efficace e seducente. Nel suo curriculum l’apprendistato alla Nazione di Firenze, dieci anni di Radio Monte Carlo, caporedattore a Gente Viaggi e collaborazioni con riviste come l’Uomo Vogue e Traveller di Condé Nast. E poi crea libri per bambini, scrive di cibo e viaggi, disegna per case editrici e riviste, immagina narrazioni per alberghi e ristoranti, progetta etichette e packaging, inventa manifesti per eventi, crea carte da parati narrative, scrive di libri sul Giorno e di cultura sulla rivista del Touring Club. Come disegnatore lavora con testate giornalistiche (Repubblica, Corriere della Sera, Cook_Inc, Gambero Rosso) e case editrici (Electa, Mondadori, Giunti, Guido Tommasi). Negli ultimi tre anni ha sviluppato “Hortus Trangenicus” un progetto sui mutamenti della natura dovuti all’inquinamento umano e sta realizzando una graphic novel sulla storia mondiale della cucina.
“Questa mostra”, affermano gli organizzatori, “prova che il cibo è un’arte ma non nella retorica accezione del saper cucinare, quanto piuttosto nell’accezione che Vinicius de Moraes dava alla vita ovvero come arte dell’incontro. Per questo, abbiamo accolto questa esposizione anche come possibilità per trasformare Spazio San Sebastiano in un luogo di dibattito dove confrontarsi sulla tutela delle eccellenze gastronomiche ed agroalimentari della Sicilia, alla luce dell’impatto devastante che sta avendo il cambiamento climatico sull’isola. In Sicilia, ogni anno, 117 chilometri di terreno si trasformano in deserto. Difficile immaginare un futuro da questa prospettiva. Ma se c’è una cosa che abbiamo imparato in questi anni è che un buon modo per cominciare a contrastare i fenomeni avversi è trasformarli in argomenti di dibattito”.
Il vino e la viticoltura saranno al centro dell’incontro di inaugurazione della mostra, con la presentazione di due libri editi da Operaincerta: “Basta un calice. Itinerari e sorsi in Sicilia” di Alvice Castelli, insegnante appassionata di tutto ciò che ruota intorno al mondo del vino, e “Come bere bene” di Salvo Foti, enologo che nel 1988 ha investito per primo sui vitigni dell’Etna, oggi diventati fiori all’occhiello, nel mondo, della produzione vitivinicola siciliana. A dialogare con gli autori sarà il giornalista siracusano Carmelo Maiorca.
La mostra fa parte del cartellone di eventi Palazzolo è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palazzolo Acreide e si realizza con il supporto di BOMA Studio e dell’Alleanza dei Cuochi Slowfood di Palazzolo Acreide: Ristorante Andrea, Trattoria del Gallo e Scrigno dei Sapori. Si potrà visitare gratuitamente sino a domenica 3 novembre.
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